Firdaus
Nawal al Sa'dawi [Sa'dawi, Nawal al]Il Cairo, autunno 1971. In una cella del carcere femminile di Qanatir, una donna attende il momento dell'esecuzione. È un'assassina, una condannata a morte, una prostituta che nella vita ha conosciuto ogni sorta di miserie e di umiliazioni. Eppure è lì, fiera, altera e sprezzante, chiusa in una sorta di cupo silenzio, di rigore orgoglioso che nessuno si attenta a scalfire. Soltanto una persona, una donna - psichiatra e scrittrice - riesce a superare il muro di ostilità dietro cui la prigioniera si è chiusa, l'unica che conosca, e riconosca, il dramma di Firdaus, dalla sua stessa voce. Come una testimone allo stesso tempo partecipe e impotente. Nawal al Sa'dawi ne raccoglie la storia. Dinanzi a una vicenda così cruda e drammatica, eppure emblematica (e tipica) di una donna egiziana, simile a tante altre donne egiziane, Nawal offre a Firdaus la voce che la riscatterà dal silenzio in cui altrimenti, la sua vita e la sua morte sarebbero sprofondate.